PARCHI E RISERVE NATURALI
Da Mercato Saraceno, percorrendo la vecchia statale in direzione Montecastello, all'altezza di una trattoria, una strada scende verso il fiume e passa sotto il ponte attraverso il quale la statale supera il fosso di Sassignolo. Un vero paradiso per appassionati naturalistici; la vegetazione è fittissima e la presenza di uccelli assai ricca e varia.
Realizzato grazie al lavoro volontario del Gruppo degli Alpini, è stato inaugurato il 16 settembre 2001 in occasione del Raduno Sezionale.
Falconara è un gruppetto di poche e vecchie case aggrappate alla sommità di una profonda conca sulle colline mercatesi, distante poco più di un chilometro da un piccolo paese denominato Monte Iottone.
Nell'area attrezzata lungo il fiume Savio un'associazione di canoisti, il Canoa Corebo Cesena, e gli alpini di Montecastello, hanno realizzato un luogo attrezzato per scampagnate all'aperto con tavoli, fuochi, servizi igienici e parcheggio.
E' un tracciato collinare, abbastanza impegnativo nella prima parte e molto veloce nella seconda. E' un bell'anello, composto in gran parte da strade bianche, della lunghezza di poco più di 13 km, con le solite, possibili, varianti.
Paderno fu residenza della famiglia Mussolini ed, in particolare, di Arnaldo, fratello del Duce, al quale si deve l'opera di rimboschimento. È però il dato naturalistico che caratterizza maggiormente Paderno: panorami stupendi, alberi secolari e vegetazione rigogliosa, raggiungibili con una passeggiata di trenta minuti dal centro storico.
Piedimonte, ovvero una piccola chiesa più due case, collocate ai piedi del Monte di Perticara (o Monte Aquilone), il cui profilo inconfondibile è visibile anche dalla superstrada E45. Ogni anno, il 1° maggio, si celebra la festività della Madonna, si arriva attraverso una strada inghiaiata che scivola discreta in mezzo al bosco di castagni.
Lasciata Cesena e la pianura, Linaro e la valle del Borello offrono una delle prime occasioni d'immersione totale in ambienti naturali di grande interesse.
Sul monte Falcino è facile poter osservare molte specie di uccelli rapaci che sorvolano gli estesi ed impervi calanchi. Con la mountain bike o anche a piedi è possibile raggiungere sia la valle del Savio che quella di Borello attraverso sentieri e strade bianche.