Località
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Capanne
Capanne
La frazione è una manciata di case sparse su un lungo crinale tra il primo scorrere dei torrenti Para e Parella, che si uniscono poco sotto. La sua origine è legata al vicino monastero della "Cella San Joannes inter ambas Paras", fondato da San Romualdo nel 986 in una conca sotto il massiccio del Fumaiolo-Aquilone. La vasta selva d'abeti forniva agli industriosi monaci legname pregiato, lavorato in una segheria ad acqua. Tagliaboschi e segantini che prestavano la loro opera nella "grancia" o fattoria della Cella, abitavano in capanne. Col tempo, nel luogo da essi abitato fu eretto un oratorio dedicato a San Rocco, mentre la chiesa parrocchiale era alla Cella. Nel 1833, con la vendita del monastero a privati, la parrocchia fu trasferita nel piccolo oratorio di S. Rocco alle Capanne, che in quell'anno venne ampliato da don Luigi Bigi. La chiesa è stata ristrutturata profondamente dopo i terremoti del 1918-1919 e quello del 1962 che ha pure lesionato quasi tutte le abitazioni. Oggi infatti il paese è lindo e "nuovo", come le tante villette di "capannini" che tornano in estate e di villeggianti che amano lo splendido ambiente,le tranquille passeggiate ed escursioni nei dintorni, i semplici prodotti del sottobosco (lamponi, more, fragoline, castagne, funghi, tartufi) e dell'allevamento semibrado del bestiame (carne, insaccati, formaggio, ricotta, raviggiolo...), che sono alla base dei gustosi piatti tipici.